Io italiano, lui bengalese,
io bianco, lui nero,
io 48 anni, lui 10;
ma basta un pallone e la differenza di età sparisce;
un gioco, una risata e si crea il feeling giusto;
facendo le cose insieme (mangiare, studiare, ecc.) si crea la familiarità;
attraverso gesti di cura si trasmette l’amore;
accogliendo il bambino in casa e facendo ironia sui rispettivi difetti si crea la vicinanza.
L’affido è una stupenda esperienza di volontariato,
è una finestra sul mondo, una ventata di novità all’interno della famiglia,
che ti tocca tutte le corde del cuore e che ti cambia
grazie a questo amore che viene messo in circolo.
Fabrizio